O Occorre sostituire l’utilizzo di prodotti chimici con quello di insetti utili, in armonia con un concetto di Nature Based Solution (NBS). Questi insetti sono già naturalmente presenti nell’ambiente ma ridotti al minimo dall’inquinamento urbano.
La costruzione della città sostenibile passa attraverso la re-introduzione della natura nei contesti urbani. Anche dove apparentemente permangono nella città zone verdi, siano essi parchi, ville o giardini, in realtà sono aree che hanno perso molto della lora naturalezza e dell’equilibrio del loro habitat. La globalizzazione dei trasporti ha permesso anche il rapido arrivo di nuove specie aliene di parassiti fitofagi che spesso si sono perfettamente insediate ed espanse grazie anche alla mitezza del nostro clima e all’assenza di antagonisti naturali. Da troppo tempo qualsiasi problema di salute delle piante è stato affrontato dall’uomo esclusivamente con l’utilizzo di prodotti chimici che hanno apparentemente risolto le infestazioni in modo rapido ma non sicuro giacché l’utilizzo di questi prodotti porta con sé una serie di effetti collaterali negativi che alla fine fanno sì che il rimedio sia peggiore del male. Sostanze chimiche usatissime si sono rivelate a posteriori molto dannose per la salute e l’utilizzo dei pesticidi sistemici si è rivelato invece dannoso anche per altri organismi invece utili. È quindi saltato quel complesso equilibrio naturale che la Natura aveva saputo creare. L’utilizzo della lotta biologica rappresenta il tentativo di riequilibrare gli ambienti utilizzando la natura stessa. Gli alberi, oltre a produrre ossigeno sottraendo anidride carbonica all’atmosfera, consentono di mitigare non solo l’inquinamento ma anche la crescita della temperatura. Secondo la FAO gli alberi possono rinfrescare l’aria delle città da 2 a 8° e possono ridurre la concentrazione di particolato dal 20 al 50%. Dunque, la presenza e la salute degli alberi nei contesti urbani consentono di contenere i picchi di calore e filtrare l’inquinamento dell’aria, accrescendo la resilienza urbana e il benessere dei cittadini.
Usare prodotti chimici equivale a fare una scelta palliativa che rimanda il problema senza risolverlo, anzi aggravandolo. È invece necessario in contesti anche urbani, iniziando dai parchi della città ma anche in tutti gli spazi verdi centrali, individuare una soluzione possibile nella Lotta Biologica.
Sistema Città e la Lotta Biologica
Da Aprile del 2020 Sandra Naggar ha collaborato con Massimo Proietti Rocchi alla realizzazione di un ecolaboratorio nel parco all’interno di una villa storica romana di circa 20.000 metri quadri, che ha avuto come caso di studio l’utilizzo di coccinellidi per contrastare le infestazioni di parassiti fitopatogeni che stavano colpendo molti esemplari lì presenti. Nel 2019 era stato fatto uno studio preliminare sia sotto il punto di vista di studio entomologico, che di ricerca sul campo. Si era condotta una ricerca di fonti storiche sulle tecniche di difesa prima dell’invenzione del DDT (rivelatosi in seguito cancerogeno) ed erano stati studiati casi di successo nel contenimento delle infestazioni. Oltre alla ricerca di risultati empirici ottenuti utilizzando coccinelle, era stata svolta un’analisi di mercato per individuare, tra le specie indigene, quelle prodotte nelle biofarm europee e quindi acquistabili. Erano stati anche studiati alcuni agrumeti e frutteti della zona a valle del monte Etna dove l’assenza dell’utilizzo di fertilizzanti chimici si associava ad una forte presenza di coccinellidi che contribuivano allo stato di salute delle piante della zona e alla realizzazione di prodotti biologici di eccellenza. La migrazione di massa dell’Adalia bipunctata durante il periodo estivo sul vulcano è oggi materia di studi e ricerche. Nel 2020 all’interno del parco sei famiglie di coccinelle indigene, individuate nel preliminare di studio, sono state rilasciate in 5 differenti lanci. Si è dato il via alla rilevazione di indicatori individuati in fase di studio: stato generale delle piante, presenza visiva di parassiti, tempo di permanenza delle coccinelle nell’area (divisa anche per tipologia di coccinellide), individuazione di nemici naturali, dispersione nell’ambiente e controllo livello delle infestazioni. Sono state testate anche tecniche di permanenza coatta sulle piante malate mediante l’utilizzo di teli specifici con ottimi risultati. Alla fine del periodo di ricerca tra le sei famiglie studiate sono state individuate, con il supporto anche della società produttrice, le due famiglie più efficaci: Cryptoleamus montrozueri e Exochomus quadripustulatus.
Nel 2021 viene quindi lanciata una iniziativa progettuale denominata “Coccinella libera tutti” alla quale hanno aderito sei associazioni del Municipio Roma II che hanno effettuato congiuntamente una serie di lanci mensili per il periodo primaverile-estivo. Si è cercato quindi di ridurre il fenomeno della dispersione sul territorio che risulta essere il limite principale del progetto. Contestualmente, è stata effettuata una ricerca specifica sul parassita Toumeyella parvicornis a portata di tutti i cittadini interessati. È stata infatti allestita nella Villa una bacheca a due sezioni, destinate ognuna alle due famiglie selezionate, dove sono stati introdotti rami prelevati da pini malati. Si è così potuto, anche se in forma amatoriale, analizzare: l’effettiva azione predatoria sul parassita, quale delle due famiglie fosse la più efficace ed il tempo di sopravvivenza mangiando esclusivamente quel parassita.
Grazie all’impegno delle associazioni sul territorio del secondo Municipio si è ottenuta la partecipazione del Dipartimento Tutela Ambiente che provvede a sostenere il progetto fornendo in maniera gratuita la piattaforma necessaria per ottimizzare il risultato dell’azione biologica grazie al lancio in chioma delle coccinelle.
Il progetto, della durata di tre anni, è stato integralmente replicato nel 2022 (manca un solo lancio alla conclusione della pianificazione) e proseguirà nel prossimo anno. Contemporaneamente, è stata avviata una base di comunicazione con l’apertura della pagina facebook “Coccinella libera tutti” per promuovere il progetto dove, oltre alle notizie divulgative, sono stati pubblicati tutorial e consigli utili per gli aspiranti sostenitori del progetto che vogliano agire in proprio in modo amatoriale. Per esempio, il tutorial sulla costruzione delle casette per coccinelle, oltre a mostrare come costruirle, ha una scheda tecnica sulle dimensioni e funzionalità di tutti gli oggetti necessari alla realizzazione, che può e deve essere fatta con materiali riciclati nel rispetto delle indicazioni sul riuso degli oggetti. Un’altra parte dello stesso studio è stata invece dedicata all’individuazione di altre specie indigene utili a combattere la Psylla, un parassita che sta attaccando con terribili risultati altre essenze arboree indenni alla Toumeyella. Eucalipti, peri ornamentali e alberi da frutto sono stati aggrediti da questo insetto che ne provoca una abbondante defoliazione e quindi la morte. L’Anthocoris nemoralia è stato individuato utile ed efficace per il contenimento di questa infezione. Nel 2021 numerosi rilasci sono stati effettuati con ottimi risultati rilevati. Per quanto invece concerne la qualità del suolo, sono stati avviati studi e monitoraggi sull’utilizzo di lombrichi per migliorare la qualità del terreno senza ricorrere a fertilizzanti chimici. Anche in ambito di arricchimento del terreno, gli studi sono stati ancora una volta indirizzati alla ricerca di insetti indigeni utili e naturalmente presenti in ambienti naturali non inquinati.
Un ultimo aspetto della lotta biologica riguarda lo studio effettuato per l’utilizzo di nematodi per il controllo di coleotteri fitofatogi. Sono stati effettuati test su palme di San Giovanni Chamaerops humilis per la cura della Paysandisia archon, detta anche farfalla delle palme, che attacca il tronco delle palme insediandovisi e, dopo aver prodotto danni alle piante infettate, porta alla morte delle stesse.
Sempre nematodi ma di una diversa famiglia sono stati sperimentati sull’Oziorrinco, un coleottero curculionide che attacca molto frequentemente piante ornamentali e da frutto. Queste due ricerche sono tuttora in corso. Sistema Città sarà partner dell’intero progetto, come promotore e diffusore delle attività riguardanti la realizzazione dell’ecosistema, nonché come eventuale partner nella realizzazione di ambienti e luoghi biologicamente controllati. L’ambito territoriale potrà estendersi, in base alle necessità e alla capacità di diffusione e promozione del progetto.
Il progetto complessivo “Coccinella Libera Tutti” è un progetto ecosistemico di tipo comunitario che può rientrare nell’ambito delle azioni per la difesa e tutela del verde. Per il tipo di servizio che svolge in materia di cura delle essenze arboree produce una conseguente riduzione delle polveri sottili e dei cambiamenti climatici, contribuendo all’abbassamento delle temperature nei centri urbani e peri-urbani. Coccinella Libera Tutti avrà anche la capacità di aumentare la biodiversità vegetale, concorrendo a contrastare i parassiti alieni che stanno aggredendo sempre più le nostre piante e la nostra agricoltura.
The two halted, the nearer to us standing and facing Sunbury, a grey indistinctness towards the evening star. – James Doeh
Il progetto prevede la partecipazione delle scuole e della cittadinanza sotto forma di associazioni o di semplici cittadini volontari, mettendo in atto patti di collaborazione per il sostegno dell’iniziativa. Il monitoraggio dei dati sulla qualità dei risultati, rilevati da esperti agronomi, verrà riportato in un data-base che prevede una Carta d’Identità per il territorio riportando i dati dei lanci (numero rilasci, quantità insetti liberati, tipologia).